Terme del Bullicame
Le Terme Libere del Bullicame a Viterbo sono tra le principali terme libere della città e dell’intera regione.
La sorgente del Bullicame è antichissima e le proprietà delle acque già particolarmente apprezzate, persino dante, nella Divina Commedia – canto XIV dell’Inferno -, citò questo Piccolo angolo di paradiso della Tuscia Laziale:
« Tacendo divenimmo la ‘ve spiccia
fuor della selva un picciol fiumicello,
lo cui rossore ancor mi raccapriccia.
Quale del Bullicame esce ruscello
che parton poi tra lor le peccatrici,
tal per la rena giù sen giva quello.
Lo fondo suo ed ambo le pendici
fatt’era ‘n pietra, e margini dallato »
L’ingresso alle Terme del Bullicame è libero, non è infatti previsto alcun costo per il biglietto.
Le acque sono straordinariamente ricche di minerali ed hanno importantissime proprietà benefiche, specialmente sulla pelle.
Proprietà delle acque del Bullicame
L’acqua termale della sorgente del Bullicame è ricchissima di proprietà benefiche e curative.
Le acque termali sono solfureo-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose, fuoriescono dalla sorgente naturale ad una temperatura di 58°C, ricchissime di oligo-elementi.
L’acqua del Bullicame ha significativi effetti benefici sulla pelle, con proprietà antiossidanti, viene inoltre utilizzata nel trattamento di malattie degli apparati circolatorio, respiratorio e locomotore.
Le Terme Libere del Bullicame sono molto particolari nel loro genere anche perché permette di sfruttare l’effetto frigidarium-calidarium, passando dalla piscina di acqua sorgiva, ad una temperatura più alta, ed una con acqua a temperatura più bassa.
Le piscine naturali del Bullicame sono aperte tutti i giorni fino alle 17.00 in inverno e alle 18.00 in estate, l’ingresso è gratuito.
La città di Viterbo
Viterbo è senza alcun dubbio una delle città più belle della Tuscia e dell’Italia centrale.
Le prime testimonianze che riguardano l’esistenza di una città dove oggi sorge l’odierna Viterbo, risalgono al periodo etrusco, con molta probabilità identificata nell’antica città di Surina.
La città ospita un patrimonio storico-artistico di grande valore, palazzi storici, chiese e monumenti antichi di incredibile fascino :
- Duomo di San Lorenzo : costruito in stile romanico nella seconda metà del XII secolo, sui ruderi di un preesistente edificio sacro datato VIII secolo, sempre dedicato a San Lorenzo, anch’esso probabilmente edificato a partire da una preesistente costruzione, un tempio pagano in onore di Ercole. L’aspetto attuale del Duomo è dovuto al restauro avvenuto nel 1570, voluto dal Cardinale Giovanni Francesco Gambara. Particolarmente interessanti gli elementi stilistici rinascimentali e barocchi. All’interno della chiesa si trova un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino che porge l’anello delle nozze mistiche a Santa Caterina, con i Santi Barbara, Pietro, Francesco, Ambrogio e Bernardino, realizzato da Antonio del Massaro da Viterbo. Di particolare interesse una tavola dipinta raffigurante Cristo benedicente tra i Santi Giovanni Evangelista, Leonardo, Pietro e Giovanni Battista, realizzato da Girolamo da Cremona, una tavola dipinta, risalente al XII secolo e raffigurante la Madonna della Carbonara ed un Fonte Battesimale in marmo, risalente al 1470, realizzato da Francesco di Ancona.
- Chiesa di Santa Maria Nuova : chiesa in stile romanico costruita nel 1217.
- Palazzo dei Papi : costruito tra il 1255 e il 1266 sul Colle di San Lorenzo, fu la residenza ufficiale del pontefice a Viterbo. Particolarmente interessante la “Loggia delle Benedizioni”, da cui si affacciava il pontefice uscendo dalla Sala del Conclave.
- Gallerie Sotterranee : sotto la città sono state rinvenute una serie di cunicoli e gallerie scavate nel tufo. La fitta rete di cunicoli mette in comunicazione tutti i principali edifici storici del centro storico. Durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, queste gallerie vennero utilizzate dalla popolazione come rifugio.
- I Musei : a Viterbo hanno sede alcuni importanti musei, il Museo Nazionale Etrusco Rocca di Albornoz, il Museo della Macchina di Santa Rosa, il Museo Civico, il Museo della Ceramica della Tuscia ed il Museo del Colle del Duomo.