Il ghetto ebraico di Pitigliano
Nel cuore del centro storico di Pitigliano, all’inizio di via Marghera, proprio sotto la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, si trova il Ghetto, l’antico quartiere ebraico.
Edificato a partire dalla seconda metà del XVI secolo, dopo l’arrivo della comunità ebraica a Pitigliano, il Ghetto era il fulcro della vita della comunità ebraica nel paesino toscano.
Nei decenni successivi all’arrivo della comunità ebraica a Pitigliano, alla fine del 1500, vennero edificati la Sinagoga, i locali del bagno rituale, il forno delle azzime, la macelleria kasher e la cantina.
Fuori dal centro storico invece, appena usciti dal borgo di Pitigliano, si trova il Cimitero Ebraico.
Pitigliano, la Piccola Gerusalemme
Visita molto interessante e istruttiva. Illustrata molto bene dai pannelli e dal depliant anche se la visita guidata sarebbe stata più esaustiva, ma il tempo era tiranno. Non dimenticatevi di assaggiare lo "sfratto" e scoprite perchè si chiama così...
Ghetto Ebraico Pitigliano
Interessante la visita all'Antico Ghetto Ebraico, bello il sito con i vari ambienti scavati nella roccia. Interessanti le tabelle informative. È un bell'esempio di covivenza tra religioni diverse....
Visita al Ghetto
Facendo un giro presso il borgo storico di Pitigliano abbiamo visitato la piccola Gerusalemme un Ghetto ebraico con informazioni dettagliate ed una visita alla Sinagoga inoltre all'uscita vi è un locale dove si vendono i prodotti kosher,un importante pezzo di storia....
Antico Quartiere Ebraico
Nel bel borgo di Pitigliano vale sicuramente la pena di visitare l'antichissimo Ghetto ebraico, fulcro di una presenza millenaria della comunità; presenza talmente radicata e forte che ha fatto soprannominare Pitigliano "Piccola Gerusalemme"..Davvero una visita ineressante e piacevole.....
Se andate a Pitigliano, non lasciatevi sfuggire l'occasione di visitare l'antico ghetto ebraico e la sinagoga! Ciò che mi ha sconvolta e disturbata, è stata la mancanza di rispetto e l'ignoranza di alcuni visitatori...in un luogo come questo, non c'è spazio né per le risate e tanto meno per battute sciocche...è un luogo che dovrebbe invitare a riflettere e a conoscere meglio la cultura e la religione ebraiche! Ci dovrebbe essere più controllo da parte del personale! In ogni modo, andateci!...
Il Ghetto di Pitigliano, un pezzo di storia
Se vai a Pitigliano non puoi non visitare l'antico ghetto e la Sinagoga che testimoniano l'accoglienza dei Pitiglianesi verso lo sfortunato popolo ebraico. Passeggiando per i vicoli puoi anche comprare il pane azzimo nella storica pasticceria od assaggiare il tipico dolce ebraico lo "sfratto". Per chi vuole anche ottimo vino "cacher" sia biasnco che rosso....
La Piccola Gerusalemme
"Il ghetto" come viene chiamato dai pitiglianesi è in realtà Via Zuccarelli, che inizia dalla piazza principale e termina a "Capisotto", la parte terminale del paese. Durante la guerra la nutrita comunità ebraica che ci viveva è stata protetta e nascosta dalla popolazione, tanto da meritare da parte di Gerusalemme l'appellativo di Giusti tra le Nazioni. ...
Alla scoperta del Ghetto Ebraico di Pitigliano
Farsi un giro nel ghetto ebraico significa entrare in un'antica cultura . Il ghetto è piccolo ma pieno di significato , vale la pena farsi un giro fra le antichissime mura di questo particolarissimo posto . Ricordatevi di portarvi un cappello perché in sinagoga gli uomini debbono coprirsi il capo . Prima di venire via vi consiglio di prendervi come souvenir il dolce tipico ebraico di Pitigliano "lo sfratto"....
Bellissimo il Ghetto Ebraico
passeggiando tra i vicoli ci si imbatte improvvisamente in alcuni cartelli con delle scritte in ebraico e, avvicinandosi si scorge l'ingresso del ghetto e della sinagoga con l'annesso museo. Una volta entrati si possono osservare i cimeli, le usanze e le tradizioni del popolo ebraico, ma l'emozione più grande la si prova quando si percorrono gli ambienti e i locali che hanno ospitato le persone perseguitate dai nazisti nella seconda guerra mondiale. Vale veramente la pena di visitarlo...
Antico Ghetto di Pitigliano
Scoprire come una comunità ha dovuto adeguarsi a vivere in situazioni difficili e relegati in un ghetto. Pensare alle nostre comodità e rapportarle al vivere in questo contesto fa molto riflettere. Molto pratiche le soluzioni adottate per le necessità. Possibile acquistare prodotti kosher....
Il Ghetto Ebraico
Il ghetto identifica il quartiere ebraico, il luogo in cui erano confinati nelle città gli abitanti di religione ebraica, in seguito all’emanazione di leggi e decreti restrittivi. Il primo ghetto italiano nasce a Venezia, originariamente si trattava del quartiere in cui si trovavano le fonderie di rame, nel 1516 il governo della Serenissima Repubblica di Venezia impose agli ebrei che vivevano nella città di stabilirsi nel Ghetto. Il Ghetto di Venezia venne ampliato negli anni successivi per accogliere un numero sempre crescente di abitanti, il quartiere era aperto durante il giorno mentre veniva chiuso dal tramonto all’alba. Il Ghetto svolse la sua funzione fino al 1797, anno della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia. L’esempio del Ghetto di Venezia venne ripreso anche da altre città, italiane ed europee. Fino al periodo Medievale non esistevano restrizioni per la popolazione ebraica che risiedeva normalmente nell Giudecca, quartieri dove gli ebrei vivevano e svolgevano le proprie attività, non per imposizione del governo, ma per una sorta di tutela della propria identità culturale e religiosa. Solo in seguito all’emanazione delle leggi raziali gli ebrei furono confinati forzatamente nei ghetti. Nel 1555 Papa Paolo IV emanò la bolla Cum nimis absurdum, con la quale imponeva forti restrizioni alla popolazione di religione ebraica e chiedeva agli stati confinanti di istituire dei ghetti, tra la fine del XVI e l’inizio del XVIII gran parte delle città in cui vivevano ebrei, istituirono un ghetto, lo stesso accadde anche a Pitigliano, dove fu il Conte Niccolò IV Orsini a creare il quartiere ebraico.
Gli ebrei non potevano acquistare terreni che non fossero all’interno del ghetto, e molto spesso gli era negata anche questa possibilità, erano costretti a vivere esclusivamente al suo interno e molto spesso, con l’aumentare della popolazione, si creavano quartieri estremamente popolati ed affollati. Durante le ore notturne i ghetti venivano chiusi ed a nessuno era consentito entrare o uscire, per poi essere nuovamente aperti all’alba.