Forno delle Azzime

E’ uno dei luoghi più simbolici del Ghetto Ebraico, è qui che durante la Pasqua Ebraica venivano preparate le azzime, il pane ebraico preparato semplicemente con acqua e farina, senza l’aggiunta di lievito, sale o zucchero.

Il forno è rimasto in funzione fino al 1939 ed oggi è visitabile. Vi si accede per mezzo di un cancello, con una grata decorata con una menorò – il candelabro a sette braccia -.

Si tratta di due stanze, la prima che si incontra è quella dedicata alla lavorazione degli impasti, mentre la seconda ospita il forno vero e proprio ed è qui che venivano cotte le azzime.

Il Forno veniva utilizzato una volta all’anno dalla comunità ebraica, durante la Pasqua, per la produzione del pane azzimo e dei dolci.

La Famiglia Medici a Pitigliano

I Medici di Firenze salirono al potere nella Contea di Pitigliano in seguito alla rivolta della popolazione del 1562 durante la quale venne cacciato il Conte Niccolò IV Orsini, e divennero proprietari della contea a tutti gli effetti nel 1604.

Una volta ottenuta la proprietà della contea, i Medici chiesero ed ottennero nel 1608 la protezione imperiale su Pitigliano, tutelandosi in questo modo dalle mire espansionistiche di Filippo III di Spagna e dello Stato Pontificio. Ciò nonostante lo Stato Pontificio rappresentò sempre una minaccia per la contea di Pitigliano e nel 1643 si arrivò ad un conflitto con le truppe del pontefice, sconfiggendole nella battaglia nei pressi del Casone.

Pur avendone sostenuto la corsa al potere, la popolazione ebbe mai quel miglioramento sociale ed economico tanto auspicato dai Medici, la lontananza della contea da Firenze ed il sistema feudale ancora in auge, portarono ad una profonda decadenza economica per Pitigliano, causando impoverimento costringendo parte della popolazione ad emigrare.

Dal punto di vista delle opere pubbliche invece, va dato merito ai Medici di aver creato l’imponente Acquedotto Mediceo, per l’approvvigionamento idrico alla città di Pitigliano, i lavori furono ultimati nel 1639.